RADICI | pittura | fotografia | opere di paola adamo e francesco soranno
 
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RADICI | pittura | fotografia | opere di paola adamo e francesco soranno


18_aprile | 07_maggio SABINALBANO Modart Gallery napoli salita vetriera 15

sabato 18 aprile ore 19.00 vernissage | ingresso libero

 

il 18 Aprile 2015 alle ore 19.00 alla ''SABINALBANO MODARTGALLERY'' Salita Vetriera 15 Napoli si inaugura la mostra ''RADICI'' doppia personale di Paola Adamo, pittrice, e Francesco Soranno, fotografoalcune opere ed un trittico per ciascuno dei due artisti  

 

due percorsi paralleli, fisicamente in parallelo, che scorrono e si affrontano dalle pareti della galleria 

due percorsi e due artisti che parlano del '' sopra '' e del " sotto ''

 

VISIBILE E INTUIBILE

 

RADICI, dunque

 

Paola Adamo, la pittura è il suo linguaggio, ci racconta i frammenti della '' Metropolitana di Napoli ''

per sottrazione di colore il luogo - non luogo per eccellenza, il passaggio continuo e distratto è davanti ai nostri occhi, linee verticali ed orizzontali si intrecciano e sfuggono rapide

uscite di sicurezza

bagliori acidi

presenze intuite, mai individuate 

'' sentiamo '' il movimento, ne percepiamo la vita, sottili sensazioni catturano i pensieri

lo sguardo percorre le opere alla ricerca di almeno un '' passeggero ''

un passaggio rapido, senza identità 

ma la testa percepisce altro

l'assenza di vita ci porta diretti ad una rapida deduzione

la vita è quella che scorre nelle linee tracciate dai vagoni

la vita, la linfa scorre nelle RADICI

le linee sono quindi Radici

Radici che si incontrano, si intrecciano

mettono in comunicazione il "sopra" e il "sotto" della Metropoli

il percorso è metaforicamente quello della vita che scorre sotto la città, che dalla città prende vita

ma è anche il poter entrare e uscire da luoghi / non luoghi, come la stessa Adamo afferma

scambio continuo e rapido e solo superficialmente senza memoria

è come l'acqua, scorre, cambia di continuo

ma ha memoria

entrare ed uscire dalla Terra

la comunicazione tra il sopra e il sotto è la comunicazione delle nostre esperienze 

la terra è / sono le RADICI di Francesco Soranno, fotografo

la Terra di Lucania, attraverso la valle del Basento, per la precisione

luogo di nascita e luogo desiderato

Terra ripensata e cercata da sempre, soprattutto dopo averla lasciata, la Terra e le sue RADICI 

attraversarla e farla attraversare dai pensieri, dai desideri

Radici della mente, Radici nella mente

i presupposti della crescita, non solo origini ma soprattutto scambio

Francesco Soranno usa il colore, colori terrosi ma brillanti, Paola Adamo sottrae colore 

anche la ricerca di Soranno non prevede presenze umane, ma ci sono desideri e sensazioni che parlano di Terra, parlano ed abitano la Terra

e parlano delle Radici, della provenienza, della memoria, delle Origini

la Terra accoglie e fa crescere, la Terra offre il percorso alle diramazioni

il terreno fertile per gli scambi 

il tempo è sospeso, ma le Radici camminano, corrono come i vagoni della Metropolitana

RADICI, opere di Paola Adamo e Francesco Soranno                                                                                                                                                                                        

SABINALBANO | napoli 2015

 

La metropoli e in generale i luoghi rappresentati, possono essere visti come organismi “viventi” che assumono senso e significato mediante i loro simboli. Il sistema metropolitano  in senso ampio può essere visto, sia per la conformazione della sua struttura che in senso metaforico, come delle enormi radici. Da esso i luoghi  e la città stessa assorbono la linfa, fatta di cultura e arte, con esso la città può vivere e cambiare forma. [ paola adamo ]

 

l'emigrante poi ritorna, ritorna e ripercorre luoghi e momenti, alla ricerca delle proprie radici, sempre

uno dei ritorni più frequenti è quello in terra di Lucania, attraverso la valle del Basento, dove dolci colline macchiate di lievi colori riempiono gli occhi e il cuore, dove l'orizzonte si disperde in silenzi profondi e infiniti, dove il tempo sembra essere sospeso in attesa che si compiano senza fretta le stagioni della vita [ francesco soranno ]

 

 

 

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